Delle frasi dal libro “Le Virtù di Sparta” di Plutarco (che consiglio).
Pezzi di leggenda che arrivano fino ai giorni nostri.
Uomini che disprezzano la morte. Uomini liberi.
Ogni frase è detta e/o riferita a uomini diversi i cuii nomi non sono riportati.
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[..] Dimostrerò che non sono le posizioni a dar lustro agli uomini, ma sono gli uomini a dar rilievo alle posizioni.Se un animale così piccolo (riferito ad un topo) si difende in questo modo dagli aggressori cosa pensate debbano fare gli uomini?
[..] Credo infatti che mantenere la propria libertà sia meglio che togliere quella degli altri.Il suo tenore di vita non era in nulla più agiato di quello dei suoi uomini..
Un comandante deve distinguersi dai soldati semplici, non per il lusso e le comodità, ma per resistenza e coraggio.
Vantaggio degli spartani: dispezzare il piacere
[..]Amico è questo stile di vita che ci frutta la libertà.Gli uomini liberi non devono correre dietro a ciò che piace agli schiavi
Agli amici diceva che dovevano tentare di arricchirsi di virtù e coraggio, non di denaro.
[..]<<Disprezzando la morte>>Tornato in patria, non modificò in nulla il suo modo di comportarsi e di vivere, nonostante le grandi vittorie e successi.
La più bella di tutte le lezioni: imparare a dare ordini e a riceverne.
Disse: il coraggio non serviva a niente in assenza della giustizia; d’altra parte se tutti fossero stati giusti non ci sarebbe stato nessun bisogno del coraggio.
Diceva che un comandante doveva dar prova di coraggio con in nemici, di bontà con I subordinati e di sangue freddo nei momenti difficili.
A un tale che gli chiedeva che cosa dovessero imparare I ragazzi, rispose: quelle cose che torneranno loro utili quando saranno uomini fatti.
[..] A questo punto, gli alleati erano quasi tutti in piedi, mentre degli spartani non si era alzato nessuno, dato che per loro c’era la poibizione di imparare e di esercitare un’attività manuale. Allora Agesilao rise e disse: << Visto, amici? Sono molti di più I soldati che mandiamo noi di quelli che mandate voi.>>Un tale gli fece notare che, pur avendo un discreto patrimonio, viveva modestamente; egli ribatté: <<Per chi ha molto è bello vivere secondo ragione, senza correre dietro alle passioni.>>
Vedi, abbiamo conquistato tante terre proprio perché coltiviamo noi stessi, non i campi.
[..]<<Donnicciola! Che cosa ci può succedere di terribile, visto che non c’importa nulla di morire?>>Riferito ai giovani:
[..] per loro è meglio abituarsi agli atti di coraggio che alla lettura.L’unica cosa da fare è rimanere qui, a vincere o a morire.
[..]<<Vedi, straniero: se è una rondine a parlare su questo tema, mi viene da ridere; ma se fosse un’aquila, ascolterei con la massima attenzione>><<Non c’è nessuna differenza fra te e noi, tranne per il fatto che tu sei re>> egli ribatté: <<Ma non sarei re, se non ci fosse una differenza fra me e voi>>
<< Dicono che I Barbari si sono avvicinati <..> e che noi stiamo perdendo tempo. Sarà: adesso però o li amazziamo oppure teniamoci pronti a morire>>
Uno disse: non riusciamo neanche a vedere il sole, tanto sono fitte le freccie dei Barbari>>. Egli replico: <<Meglio così: potremo combattere all’ombra>>
Un’ altro osservò: <<Ci sono addosso>>. Ed egli rispose: <<Ache noi siamo addosso a loro>>
[]..<<Se pensate che è il numero quello che conta, allora neppure l’intera ra Grecia basterebbe, perché è poca cosa in contronto alla lora massa. [..]Se invece conta il coraggio, allora anche questi pochi uomini sono sufficienti.
Il legislatore Licurgo, vedendo che i suoi concittadini vivevano nella mollezza, decise di richiamarli a una condotta di vita più disciplinata e di renderli più virtuosi.
Così cominciò ad allevare due cuccioli di cane, nati dallo stesso padre e dalla stessa madre: al primo permetteva di starsene in casa, e lo abituava all’ingordigia. All’altro invece impartiva un severo addestramento, portandolo a caccia con sé.
Poi li portò in assemblea, pose davanti a loro degli ossi e altre prelivatezze, e contemporaneamente lascio libera una lepre.
Tutti e due si lanciarono sui loro obbiettivi abituali, e il secondo catturò la lepre.
Allora Liturgo disse: <<Come potete vedere, cittadini, questi sono nati dagli stessi genitori, ma poi sono diventati molto diversi in conseguenza del diverso modo di vivere; non vi sembra allora che l’educazione sia molto più impotante della nasciata per produre buoni risultati?>>.
Altri invece dicono che non prese due cani nati agli stessi genitori, ma uno di razza domestica e un’altro di razza adatta alla caccia, addestrò poi alla caccia quello di razza inferiore, e al secondo invece insegnò solo a riempirsi la pancia. Quando i due cani si precipitarono sugli obbiettivi a cui erano abituati, Liturgo fu certo di aver dimostrato l’importanza dell’educazione, in positivo e in negativo, e disse:<<E’ lo stesso anche per noi cittadini: quella nobiltà di sangue che tanti ci invidiano e la nostra discendenza da Eracle non ci servono a nulla, se non ci dedichiamo alle imprese per le quali Eracle si è rivelato il più glorioso e il più nobile degli uomini; Perciò pratichiamo ed esercitiamo la virtù per tutta la vita!>>
Un ateniese gli fece osservare: <<Voi spartani siete rigidissimi nel rifiutare ogni occupazione fissa, Nicandro>>. Essi ribatté: <<E’ vero; ma il fatto è che non vogliamo sprecare il nostro tempo in qualsiasi sciocchezza, come voi>>
[..]<<Sarebbe stato meglio per loro essere soldati di valore piuttosto che avere roba di valore>><<Sono le leggi che devono governare gli uomini, non gli uomini le leggi>>
[..]Prima prendete possesso di voi stessi, e poi potrete chiedere di controllare gli altri>>Certe persone dissero ad alcuni Spartani che avevano incontrato per strada:<<Siete fortunati: proprio adesso sono passati di qua i briganti>>. Quelli risposero: <<Perdio, sono loro i fortunati, visto che hannno evitato di incontrarci>>
Quando gli chiesero che cosa sapesse fare uno spartano rispose: <<Essere libero>>
Ad una donna spartana prigioniera:
[..] il branditore prima della vendita le chiese che cosa sapeva fare, rispose: <<Essere libera>>. E quando poi il nuovo padrone le ordinò di fare una cosa sconveniente per una donna libera, gridò:<<Peggio per te! Hai perso i soldi dell’acquisto>>, e si suicidò.
Medita su queste frasi dall’atica Sparta.
Punta ad uno stile di vita spartano, senza troppe comodità. Semplice e minimalistico. E punta alla libertà.
Teo
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